“Oggi in commissione di Vigilanza Rai sono intervenuta per sottolineare la necessità di dotarsi di un moderatore per le pagine e i profili social gestiti dal servizio pubblico, in modo da bloccare all’origine insulti e commenti offensivi.

Questo infatti è l’unico modo per contrastare efficacemente l’hate speech sui propri canali, nel rispetto però di un decalogo che tenga conto sia della libertà di espressione di ciascuno, sia della tutela della privacy.

Recenti episodi ci indicano infatti l’urgenza di intervenire.

Chiediamo alla Rai di avviare quanto prima una valutazione interna per dotarsi, ove mancante, di questa figura e di proseguire senza indugi nell’attuazione del codice etico per l’utilizzo dei social network” conclude Flati.