La vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra ci ha reso tutti felici e orgogliosi. I meriti della nostra Nazionale sono sotto gli occhi di tutti. È però disarmante e sconcertante ascoltare, da parte di numerosi organi di stampa, una narrazione dei fatti che inserisce anche il presidente Draghi tra gli artefici del trionfo azzurro ai campionati europei di calcio.
Frasi spot, come ad esempio ‘effetto Draghi’, sono riportate un po’ ovunque. È preoccupante che anche i giornalisti del servizio pubblico radiotelevisivo non si siano sottratti a questo cliché. Sentire l’inviata di Rainews24 affermare che “anche nella politica (questa vittoria) viene letta come una vittoria quasi di Mario Draghi” è fuorviante oltre che fuori luogo.
Auspichiamo una presa di coscienza e un maggior rispetto della deontologia professionale da parte di quei professionisti dell’informazione che si lasciano andare a relazioni forzate tra eventi sportivi – seppur di grande importanza – e attività di esponenti politici. I due settori sono, ed è giusto che rimangano, totalmente distinti e separati.
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